Seth Troxler. Tanto pazzo quanto geniale. Una perfetta macchina da party costruita per far ballare in ogni contesto con la sola controindicazione di voler partecipare anche lui alla festa in corso.
Nato nel 1985 a Kalamazoo, nel Michigan, cittadina lontana da tutto: lontana dalle grandi città, lontana dal lago più prossimo, l’attrazione locale è il museo dell’aviazione. Tutto molto distante dal fare festa sino a mattino inoltrato e avere techno e house a palla come sottofondo perenne.
E’ stato solamente grazie al trasloco in età adolescenziale verso Lake Orion, a una mezz’oretta da Detroit, già capitale mondiale della techno da quasi un decennio, che Seth si è avvicinato al mondo del clubbing (da spettatore) con il battesimo di fuoco durante una serata con dj Robert Hood e Adam X, insomma si è partiti da subito con il piede giusto in fatto di “educazione techno”.
L’anno successivo, all’età di 15 anni riceve la sua prima consolle in regalo per il suo compleanno, da poter provare da subito con una vasta collezione di dischi del patrigno.
Tra i suoi racconti un aneddoto particolare raccontato in passato sulle pagine di Dj Mag:
“Avevo portato in giardino la consolle con i dischi per dare una festa con gli amici. Mi ero allontanato per qualche momento per andare a comprare del cibo e qualcosa da bere e da lontano mentre tornavo vedevo una nuvola di fumo nero provenire da vicino casa. Ho esclamato ‘Spero non sia la mia casa che sia andata in fiamme!’. Ed è stato proprio quello che è successo, tutta la casa era andata in cenere, i miei giochi, le mie cose, tutto ad eccezione della mia consolle e dei miei dischi. Era un segno del destino che mi ha indicato cosa sarei dovuto diventare.”
Passano gli anni, tra parties folli e interminabili come clubber, la continua esercitazione come dj e come ascoltatore di musica, nel 2002 arriva la prima chiamata a suonare in un club vero e proprio a soli 16 anni grazie ad un permesso speciale dato dalla madre. Da lì è stato un susseguirsi di serate, non più da spettatore e ballerino ma da gran maestro di cerimonia, per imparare ad gestire il feeling con il pubblico e la selezione musicale più adatta alle diverse situazioni.
Nel 2008 a 23 anni decide di fare i bagagli e partire per la volta di Berlino, alla ricerca della culla della nuova techno. Lo fa assieme agli amici di sempre Ryan Crosson e Lee Curtis, anche loro djs.