Uno dei 3 padrini della techno di Detroit, assieme a Derrick May e Kevin Saunderson, inventore di un sound attuale ancora oggi.
Ha iniziato a fare musica tra l’81 e l’82, partendo dalla House music di Chicago e dai parties all’interno di magazzini e spazi affittati per una sola notte: il genere non era ancora molto suonato nelle radio e nei club non trovava spazio, sopratutto in una cittadina come Detroit, legata più alle influenze locali tramandate dalla Motown.
Era in questi parties che assieme all’amico Derrick May hanno iniziato a mettere musica di fronte ad un pubblico.
Le origini che lo hanno portato a definire da zero un genere musicale, sono state l’elettronica teutonica dei Kraftwerk e il funk elettrico dei Parliament-Funkadelic.
Per Atkins, che ha subito nella giovane età atti di puro razzismo ed esclusione, la techno è un genere di aggregazione, indipendente dal colore della pelle o dal paese di provenienza. E’ un elemento che deve stare al di sopra di tutto, compresi gli schieramenti politici.
Come producer ha incarnato differenti alias: Cybotron e Model 500 su tutti, oltre ad aver realizzato numerose produzioni e remix con il nome Juan Atkins.
Cybotron è stato un progetto a 4 mani assieme a Richard Davis, dove lo stile delle produzioni era più electro.
Model 500, l’alias più techno è quello che ha definito il sound del genere di Detroit proiettandola in tutto il mondo.
Oltreoceano la spinta maggiore nei club è arrivata dal forte legame con il Tresor di Berlino, che ha fondato la sua identità stilistica con il sound di Detroit.
Per lui però ciò che ha cambiato defitivamente i giochi per la sua carriera è stato il debutto nel Regno Unito : “5.000 ragazzini tutti bianchi a cui piaceva la musica che proponevo. Impazzivano totalmente. Ed era qualcosa di differente dagli Stati Uniti dove era ancora presente una separazione razziale anche all’interno della musica. Mi hanno dato benzina sufficiente per proseguire negli anni a venire.”
Compilation come Magic Tracks e EP tutte sotto l’etichetta Tresor, hanno aiutato Atkins a raggiungere il pubblico tedesco e a far costruire la base elettronica e techno che anima la città dopo quasi 30 anni dalla nascita del genere.
Hardcore e Hard-Techno per Juan Atkins
In un intervista per Muzik Magazine datata 1995, ha dichiarato nei confronti dei generi più veloci e duri: “Sentire che la musica suonata nei grandi rave olandesi che va a 180 bpm viene chiamata techno mi va rigirare lo stomaco.”