Il Cosmic, il club che ha dato il massimo splendore al genere Afro/Cosmic in Italia e nel mondo, grazie alle selezioni musicali di Daniele Baldelli e Claudio Tosi Brand in arte TBC.

Situato in provincia di Verona, ha vissuto per poco più di 5 anni, rimanendo però ancora oggi il simbolo di un certo genere musicale, di una generazione che da tutto il nord Italia partiva per essere presente alle serate e di uno stile “modaiolo” ben riconoscibile grazie all’abbigliamento hippie e alle particolari Citroen Ds e maggioloni della Volkswagen.

Fondato nel 1979 dai coniugi Laura Bertozzo ed Enzo Longo, che hanno preso in gestione nel 1977 il Mini-Piper a Lazise (un dancing “figlio” del Piper di Verona, con orchestre, cantanti dal vivo e successivamente divenuto una sorta di nightclub), mantenedolo chiuso per circa un anno così da ripartire da zero con un’idea totalmente nuova di intrattenimento per la zona del Lago di Garda: la discoteca Cosmic, all’avanguardia sia per lo stile musicale offerto dal dj Daniele Baldelli, che ha suonato negli ultimi anni della Baia degli Angeli, sia per gli interni intarsiati di luci e lampadine sulle colonne, oltre che per la pista da ballo con quadrati illuminati a tempo di musica.

Non c’erano vere e proprie sedute se non delle gradinate per riposare e riprendere a ballare. Perchè il Cosmic voleva far ballare dall’inizio alla fine della serata, relegando tutta l’area “pubblica” a pista da ballo.

Un altra particolarità era l’obbligo di no foto e no video (con decenni di anticipo rispetto ai locali berlinesi), dato che per la parte audio si sfruttavano le “cassettine“, registrazioni della serata rivendute sapendo che sarebbero state duplicate di mano in mano facendo automaticamente da pubblicità ad un pubblico più ampio. Ancora oggi le casssettine (digitalizzate dai tanti fan) sono l’unico modo di riascoltare tantissima musica del Cosmic mixata dal vivo da Baldelli e TBC.

Un pò di curiosità

Le origini del Logo

Lo storico logo del Cosmic è stato ideato prendendo un fortissimo (o totale) spunto dal logo dei Commodores utilizzato dalla band capitanata da Lionel Richie tra il 1977 e il 1980. Ad eccezione della lettera “I” non presente nel logo originale il resto è rimasto invariato.

Può sembrare un eresia l’utilizzo tanto spudorato del logo, tanto di chiedersi come mai non sia mai stata aperta una diatriba anche legale. Questo genere di cose al tempo era possibile fare senza grandi problemi vista la distanza oceanica tra il piccolo club nel veronese e la band originaria dell’Alabama. A distanza di anni è sopravvissuto il logo “italico” diventando a tutti gli effetti una delle caratterizzazioni principali per  rimandare alla memoria la discoteca e il genere musicale proposto.

Le consolle del Cosmic

Le consolle che hanno reso celebre il Cosmic sono state due: la prima a forma di “casco spaziale” retto da due manone e la seconda a riprodurre una navicella spaziale per intero.

Il cambio della “forma” della consolle è avvenuto quando lo spazio all’interno era troppo stretto per ospitare tutta la strumentazione di Daniele Baldelli (che oltre i classici piatti, ospitava anche un sampler, un computer Apple e tanto tanto altro hardware). Per questo si mantenne la componente “cosmica” ispirata allo spazio, creando una delle consolle più belle e particolari della storia delle discoteche.

La consolle a forma di casco, che ha dato vita alle danze il 10 Maggio 1979, è stata prodotta da un artigiano che si occupava anche delle sceneggiature dell’Arena di Verona.

Attualmente attivo: CHIUSO DEFINITIVAMENTE (Novembre 1984)

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