Label: Who Whom
Finalmente il ritorno di SCB a distanza di 2 anni. Sembrava accantonata definitivamente la fase produttiva di Scuba sotto l’alias più duro e techno dopo i lavori del 2022 culminati con Hang Ten (EP carino, ma non indispensabile).
In questo Headbutt EP (tradotto in “testata”) i ritmi sono maggiormente accelerati e più cattivi, per rimanere rilevanti con il trend stilistico della techno odierna e aggiungere quel tocco cupo e riverberato che si può vivere in tutte le produzioni firmate SCB.
Apre il singolo la traccia omonima dell’EP, Headbutt, dallo stile driving techno, scarno in tutto ciò che può avvicinarsi ad una melodia, potente nella ritmica e graffiante ad ogni colpo di basso. Se la gioca bene, senza eccessi, con l’effetto flanger per disegnare la traiettoria del brano e mantenerlo dinamico per tutta la sua durata.
Si prosegue con qualcosa di più affine al sound SCB, con Disarray si gioca a ping pong tra una cassa potente e profondissima (da godere a pieno in un club con un ottimo impianto sub) e il riff “atmosferico” inquietante che si ripete come fosse una melodia armonica.
Chiude il cerchio Lips, che sembra unire lo stile delle prime due tracce, risultando ipnotica e rullante per tutto il suo andamento, dallo stile profondamente deep techno con atmosfere fumose e grigie a fare da sfondo al crescendo del groove.
Tracklist:
1. Headbutt
2. Disarray
3. Lips
