Label: Primal Instinct
Nuovo album molto interessante prodotto dalla metà del duo Funk Assault, lo svizzero Chlar, che mette in fila 10 tracce dal gusto raw techno decisamente efficaci.
Dai titoli delle tracce emerge il tema dello stato attuale del mondo, facendo leva su economia, politica e l’io dell’uomo.
Questo il concept dietro l’album, fornito direttamente dal producer: “The Architects of Shadows esplora i meandri sotterranei e instabili che plasmano il mondo odierno totalmente polarizzato, dove estremi di ogni tipo si contendono influenza e controllo. Sullo sfondo di un nazionalismo in crescita, gli eco dei media digitali e una sfiducia sempre più profonda. Ogni traccia vuole catturare una fase della graduale radicalizzazione della società.
Attraverso paesaggi sonori oscuri e immersivi, l’album indaga su come manipolatori invisibili sfruttino la paura, amplificano le divisioni e tirano i fili dell’opinione pubblica, guidando la società verso estremi ideologici.
The Architects of Shadows invita gli ascoltatori a confrontarsi con le forze che stanno frammentando le società occidentali in un’epoca segnata da una profonda convergenza politico-culturale.”
Tra le tracce che come al solito segnaliamo tra le preferite, iniziamo con la numero 2 dell’album Economic Mirage, iper-ipnotica con un rullante che ci risveglia ogni 4 battute e ci fa riprendere il cammino.
Sulla stessa linea d’onda anche The Silent Majority, che ha però una maggior forza ritmica.
Più tribale Populism is Money, che viaggia con un groove più acceso e spedito, allontanandosi dalla cupezza delle prime tracce dell’album. I battiti pestano che è una bellezza, rimbombando a fondo e dando un senso di equilibrio alla traccia.
A sopresa l’album si chiude con Insurrection, che cambia completamente tema passando per territori vicini all’electro di detroit più industriale. Una sorta di nuovo inizio per chi vuole ribellarsi al sistema “monotematico” ascoltato sino a questo momento.
Anche se abbiamo segnalato le nostre preferenze reputiamo tutto l’album super valido ed interessante, forse tra i più interessanti del genere ascoltati nel medio periodo. Il tutto ha un tema di fondo che lega l’ascolto, sono presenti visual per ogni traccia che danno l’idea del mood e immagine che si vuole dare durante l’ascolto, la qualità complessiva è molto alta e consistente.
Super consigliato a chi ama il genere o chi non ama la techno più dritta ma vuole ascoltare qualcosa di differente senza pregiudizi.
Tracklist:
1. Seeds Of Distrust
2. Economic Mirage
3. Prophets Of Fear
4. The Silent Majority
5. Populism Is Money
6. Anthem Of Division
7. The Forgotten Workers
8. Fortress Of Illusion
9. Panopticon
10. Insurrection
Bonus tracks con l’acquisto digitale su Bandcamp
11. Anthem Of Division (Dystopian Spinoff)
12. Order Of Chaos
Beatport
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Bandcamp
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