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Il 2011 raccontato da Sven Vath

Qualcuno ha avuto di ridire sull’entrata di Sven Vath nel podio delle nostre Top Tens 2011, tra i migliori artisti dell’anno. Probabilmente questo lungo riassunto scritto proprio da Papa Sven, aiuterà meglio a comprendere come mai i nostri lettori (e più in generale i clubbers) siano così tanto affezionati a lui, riservandogli un benvenuto speciale ogni volta che passa per ognuno dei 5 continenti (eccetto l’Antartide!).

Il riassunto rivive i momenti più intensi, non solo in consolle tra saltelli e cori, ma anche difficili come quelli passati durante la catastrofe avvenuta a Marzo in Giappone, da sempre tra i paesi più amati da Sven e dal team Cocoon.

 

Ecco quindi la sua lettera aperta a fans, collaboratori e clubs, scritta appena prima del Natale 2011.

 

“Ciao miei cari amici amanti della musica e ‘party animals’,

Voglio ringraziare ognuno di voi che è stato presente a tutti i festival e i club durante il mio 30esimo anniversario da Dj, e voglio ringraziarvi in modo speciale per la gioia che mi avete dato;
Posso sempre contare su di voi quando sono in cerca di momenti magici! E per creare questi momenti, abbiamo bisogno di affetto e dedizione, per diventare un vero gruppo laggiù in pista. La vicinanza è la vera fonte per la pace e la felicità.

In quest’anno, il mio tour mondiale mi ha portato in tutti i continenti (eccetto l’Antartide), e posso dire con certezza che sono stato il benvenuto ovunque con grande ospitalità e rispetto. Ci sono stati giorni e notti eccezionali con un’energia positiva e dancefloor ‘sudati’.

 

 

Dopo alcune tappe ad inizio anno a Singapore, Kyoto, Seul e Taipei, sono stato invitato come relatore ad una conferenza, assieme al mio grande amico Toby Izui, dall’istituto tedesco Goethe a Tokyo durante il mese di Febbraio. L’argomento era ‘I 150 anni dell’amicizia Nipponico-Tedesca” e erano presenti 300 ospiti provenienti dal mondo dell’arte, della musica e dell’economia. Il mio intervento è avvenuto in relazione ai miei 30 anni di lavoro come dj e su come si siano sviluppate in Giappone e Germania la scena techno e la club culture.

Tutto questo è stato per me molto eccitante, perchè non sono propriamente un oratore e non ho mai parlato di fronte a così tante persone. Tutta la discussione è stata tradotta in cuffia dal tedesco al giapponese, e alla fine un giovane producer techno giapponese è salito sul palco ed ha eseguito la miglior beatbox umana che abbia mai visto e sentito. In quell’occasione, abbiamo anche creato un concorso per producers e invitato il vincitore al Cocoonclub di Francoforte per conoscerlo personalmente. Il vincitore è stato scelto a Luglio e viene da Tokyo, e la sua canzone è stata inserita nella compilation ‘Dots and Pearls’, appena uscita su Cocoon Recordings.

 

 

Nelle due settimane seguenti, ho girato l’Australia in tour assieme al ‘Future Music Festival’, dove ho suonato come ospite a Perth, nel posto più lontano, quasi alla fine del mondo! Ma non pensate male – perchè ci sono anche lì tante persone fantastiche che promuovono la nostra musica con passione ed affetto!

Quando sono venuto a conoscenza di ciò che è accaduto in Giappone a Marzo, non potevo credere ai miei occhi. Ero profondamente sconvolto dagli eventi catastrofici in Giappone.

Ero stato li appena pochi giorni prima e ho immediatamente chiamato tutti i miei amici che stavano li, fortunatamente erano al sicuro. Ero sul palco a Sydney e i Leftfield stavano suonando dal vivo, io sarei stato il prossimo in scaletta. Ho pensato che stesse iniziando un qualche meccanismo di ‘rifiuto’ interno, relativo ai fatti in Giappone. C’erano circa 6mila persone nello stage e l’atmosfera era fantastica. Così ho iniziato il mio set, in un umore ottimale e con una tensione positiva, come al mio solito. Ma mentre stavo suonando, una tristezza profonda mi ha invaso ed è stato un qualcosa di nuovo per me – mi sono sentito come se stessi facendo qualcosa di sbagliato. Per fortuna, la mia performance doveva essere di sole due ore. Subito dopo aver suonato l’ultimo disco, ho lasciato il palco e sono corso alla navetta. In macchina ho cominciato a piangere, quasi che il dolore e la compassione fossere usciti da dentro.

Questa è stata senza dubbio l’esperienza da dj più intensa dell’anno, e non sapevo più se fosse giusto suonare ancora laggiù, oppure no.

 

 

Mi sono sempre chiesto, come possiamo far fronte a tutte le cose orrende che accadono ogni giorno nel mondo, per poter cominciare di nuovo con motivazioni più grandi. Onestamente, non lo so ancora.

Ciò che realmente conta è il momento, l’essere qui e ora!

Con la musica, ho il privilegio di contribuire a questo ‘qui e ora’, senza pensare in quale parte del mondo. Molte persone riacquistano le forze quando si lasciano andare nella musica, e hanno poi bisogno di quella forza per la vita di tutti i giorni.

Ballare ci rende autentici. Il corpo non mente mai. Nel movimento, sperimentiamo il qui e l’ora, e quello che la gioia e la felicità possono dare.

Per me, è importante avere un attitudine alla gioia, al rispetto e all’amore, un attitudine di gratitudine, integrità e consapevolezza verso la vita.

Tornando al mio resoconto di fine anno: i momenti più forti sui palchi dei grandi festival sono, allo stesso modo, intensi come i ricordi delle notti infinite passate nei dj set ‘all-night-long’: dal più piccolo club ad Ascona, che può contenere solo 150 persone, ai club più famosi, è stato un crescendo: Womb (Tokyo), Haoman 17 (Tel Aviv), State (Buenos Aires), D.Edge (San Paolo), Cromie (Bari), Lux (Lisbona), Fabric (Londra), Watergate (Berlino), Calypso (Hammamet), Il Muretto (Jesolo), Cocoricò (Riccione), Cavo Paradiso (Mykonos), e naturalmente i party Cocoon ad Ibiza e nel mio salotto di casa, il Cocoonclub di Francoforte… solo per citarne alcuni.

Ah, ci sono stati anche un pò di after hours:

Il set più lungo a cui ho partecipato è stato quello di sette ore all’Amnesia durante il party di chiusura Cocoon, e subito dopo, ci siamo spostati per un after party da quattordici ore sulla spiaggia. Che trip! Le mie borse dei dischi erano piene di sabbia… scrunch & scratch! (sgranocchia e gratta)

Ibiza 2011 – tutto ciò che posso dire è: Siete voi gli eroi!

Grazie davvero, è stato semplicemente incredibile!!!

La maggior parte delle esibizioni si è svolta naturalmente nella buona vecchia Germania. I club tedeschi sono stati davvero divertenti, rispetto ad un estate particolarmente piovosa, ed anche i festival sono stati davvero grandi: esempio il TH!NK? a Lipsia, il Love Family Park ad Hanau (probabilmente con la più grande pista da ballo in cui ho suonato quest’anno), il Green & Blue a Obertshausen, il Neverland a Bottrop, il Greenfields a Monaco, ma anche i festival indoor come il Time Warp a Mannheim, il Fly Bermuda a Berlino, il Mayday e naturalmente il nostro primo festival sulle Alpi, il Cocoon In The Mountains a Obertauern, solo per citarne alcuni.

I festival internazionali da menzionare sono, sopra tutti, il Movement Festival a Detroit, il Coachella negli USA, il Bunk-Tek in Belgio, l’Audioriver in Polonia, il Vision in Svizzera, il Superbock in Portogallo, l’Inox in Francia, lo Space Of Sound e il Klubber’s Day in Spagna, il Time-Warp Italy e Holland, i vari Creamfields in Sud America e in UK, assieme al SWU in Brasile e i due eventi Cocoon events al Mamaia e Bucarest. Inoltre, sono stato impressionato dal successo della terza edizione del Cocoon In The Park, che è stato nominato come uno dei mini festival in Inghilterra migliori, e la seconda edizione del party Cocoon Ibiza a Roma, che è andato nuovamente sold out.

A proposito di Italia: ancora una volta, le mie esibizioni nella ‘Bella Italia’ sono state cariche di emozioni. Il Clorophilla Club a Bari è una delle discoteche più eccezionali nel mondo: la tenuta di Sophia Loren è circondata dalla natura, con alberi e fontane direttamente sulla pista. Il tutto accomunato dalla passione delle persone del Sud Italia che rendono ogni esperienza speciale, così come l’evento stupendo Sven Vath In The Park al Tini Club di Livorno, ben organizzato attraverso l’affetto di Leo, Cincia e Denni, grazie per tutto questo!

 

 

Comunque: in occasione del mio 30esimo anniversario da dj, mi sono fatto un regalino all’inizio della stagione. Come atto necessario – visto che le valige per dischi che ho usato sin ora non sono più disponibili – mi sono fatto fare a mano su misura tre cases da tenere nella mia casa in Assia, ed hanno una garanzia a vita! A parte il fatto che ora suonare con i vinili è diventato molto difficile, specialmente nei festival, ci sono stati pochi problemi tecnici durante le mie performances di quest’anno, ad eccezione di quelle volte in cui il vento stava letteralmente per strappare i dischi dai giradischi, le mie borse e i dischi hanno dovuto essere ripulite dalla sabbia dopo gli after parties in spiaggia e quella volta in cui una cassa mi stava per cadere in testa durante un after party a Ibiza. Ouch!

Quest’anno, ho ricevuto circa 400 promo in vinile e ho comprato 800 dischi, alcuni doppi. E’ da notare come molte etichette hanno fatto uno sforzo enorme per scegliere la propria musica e il design da abbinare alle copertine, molto più di quanto fatto negli anni passati. Un ringraziamento a tutti quelli che ancora oggi producono vinili, li distribuiscono e li vendono: impianti per la produzione, studi per il cutting e mastering, distributori e negozi di dischi, e, naturalmente, tutti gli artisti che vogliono ancora essere presenti sul supporto in vinile.

 

 

Molte grazie anche per il vostro supporto nella classifica 2011 di Groove!

Voglio inoltre ringraziare tutto il mio team per l’ottimo lavoro svolto, così come per un anno organizzato e pianificato alla perfezione. Grazie Maurizio e Johannes e tutto il gruppo Cocoon!
Continuiamo così…

E naturalmente voglio ringraziare mia moglie e la mia famiglia per il continuo sostegno in questa follia e per ricaricarmi ogni volta!

Buon Natale e Buone Feste con le vostre famiglie e amici e un magico 2012 – ‘L’anno Del Dragone’!

Con affetto
Sven”

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