Lo “zio” del clubbing italiano. Chi ascolta la musica house non può non aver mai ascoltato una “cassettina” o una serata dal vivo di Ralf. Selezione eclettica, mai banale o ripetitiva, capace di far ballare in qualsiasi contesto grazie alla sua personalità trasmessa direttamente nella musica.
Dj Ralf, all’anagrafe Antonio Ferrari, classe ’57 originario di Bastia Umbra, nella provincia di Perugia.
Nel 1973 inizia a lavorare da giovanissimo a Radio Umbria Centrale, emittente regionale di stampo alternativo e avanguardistico che ha aiutato Ralf a impreziosire il suo bagaglio musicale e ad innamorarsi per la professione del disc-jockey come selezionatore di musica.
La sua prima serata pagata, quindi da professionista, è arrivata nell’1982 allo Story Teller di Perugia, locale a cui è rimasto sempre affezionato e che menziona spesso nelle sue interviste. Come racconta prendeva 18.000 lire a serata, suonando 4-5 giorni a settimana.
Durante i primi anni non mixava, ma accostava i dischi in successione, in una maniera più simile a David Mancuso che ai dj più tecnici dell’epoca. Suonava di tutto “da Berry White, James Brown, i Cure ai Sex Pistols, magari passando per Bacharach”.
Nel 1992 ha iniziato una residency nel neo-nato Ministry Of Sound di Londra, espandendo la propria influenza selettiva anche verso il Regno Unito, a quei tempi non troppo frequentato dai dj nostrani. Nello stesso periodo ha suonato in lungo e in largo (per quanto piccola) nell’isola di Ibiza, con serate storiche al Pacha con il party Made in Italy Ibiza, ma anche lo Space e l’Amnesia e il Privilege con un altra residenza da protagonista sotto il cappello del party Alma.
Nato in Umbria e innamorato del suo territorio a tal punto da vivere ancora lì, vicino a Perugia su di una collina immersa nel verde e nella pace. E’ la sua ancora per rimanere all’interno di una vita normale, non fatta solamente di notte, musica alta, viaggi e folle di pubblico sempre intorno.
E per dare qualcosa indietro al suo territorio ha creato nel 2008 Bellaciao, il party che ha iniziato con sede all’Urban Club di Perugia e si è poi mosso in diversi altri club della città richiamando un pubblico variegato ed appassionato di musica.
Per lui il club deve avere come elementi fondamentali la qualità del suono e delle luci, senza altri fronzoli attorno, per essere accessibile economicamente ma anche “umanamente” in un ambiente che ti accolga senza pregiudizi e ti lasci vivere in libertà l’esperienza musicale.

La carriera in studio
Quando si pensa a Ralf, la consolle sembra essere la sua unica terra di confine, perchè è il luogo dove più spesso lo si vede e dove viene celebrato con più frequenza. Ma anche come producer ha fatto il suo, creando alcune tracce storiche divenute classici della house e altra bella musica con il tiro giusto per il club.
Il suo primo singolo è stato Deep Inside (Of You) sotto l’alias Shafty che comprendeva Ralf e Andrea Gemolotto, pubblicato nel 1991 sotto l’etichetta Heartbeat, spin-off house music della Media Records di Bortolotti e gemello “diverso” della BXR che suonava più mediterranean progressive e techno.
Il singolo, contenente differenti versioni ancora oggi bellissime da risentire e attuali nel suono, come racconta lo stessso dj fu suonato anche da David Mancuso durante le sue selezioni musicali. Probabilmente (non abbiamo conferme) la versione da lui scelta era la Touch And Go più adatta al sound del padrone del The Loft.