Oh Yes, oh yes! Mister Carl Cox, il primo a mixare con 3 giradischi, divenuto il resident più famoso dello Space di Ibiza e sempre in trend con il mondo musicale e tecnologico del clubbing dopo oltre 40 anni di carriera dietro le consolle di tutto il mondo.
Il suo stile è definibile come Funky Techno, una variante più dura del sound House e Tech-House, che prende spunto dalla ritmica più dritta e veloce da Rave, con facilità nello spaziare anche all’interno del genere Techno e Trance.
Le origini del dj
Carl Cox ha iniziato con il clubbing attorno all’anno 1986, quando si trasferì dalla città natale di Carshalton (a sud di Londra) nella cittadina di Brighton, abbandonando il suo lavoro da “wedding dj”, tra compleanni e matrimoni, e iniziando a farsi strada tra i parties della scena underground cittadina che era, proprio in quegli anni, in grande esplosione e con poca presenza di djs in città. Fu la scintilla che diede vita al mito di Carl Cox.
Ma i suoi primi dischi suonati come piccolo dj risalgono all’età di 8 anni, quando i genitori durante i tanti pomeriggi con ospiti amici e parenti chiedono al “mini-Carl” dell’epoca di rendersi utile e metter su qualche disco così da non annoiarsi tra i grandi e rendere piacevole l’atmosfera. Il suo primo impianto era composto da un giradischi casalingo e un mangianastri. Da quel momento è stato subito amore con quest’arte, e tenendo da parte i propri risparmi e crescendo in età e in altezza, a 15 anni ha finalmente comprato un paio di piatti più adatti all’uso da djing e si è messo su piazza come disc-jockey da matrimoni e feste private, da subito tentando di avere un flusso musicale senza pause e senza dover annunciare i dischi o parlare al microfono com’era l’abitudine del tempo.
Tornando ai primi anni a Brighton, il suo primo sound underground era formato da Hip Hop e Soul, con una particolare attenzione alle varianti più dure e veloci dei due generi. Questa “passione” per la ricerca di musica che spinga i ritmi più velocemente e con forza è stata la costante che gli ha permesso di acquisire la fama che ancor oggi ha a livello internazionale.
Una volta entrato a far parte del circuito underground in maniera regolare, con un pubblico di affezionati che lo seguiva costantemente durante le sue serate, arrivò la House music a cambiare la sua vita. Mentre tanti djs non riuscivano ancora a capirla e suonarla, per lui fu semplice iniziare ad inserirla nei suoi set, utilizzarla sempre più frequentemente e abbandonare il suo stile originale più hip hop.
Il colpo di fulmine definitivo con la house fu ai parties di Paul Oakenfold al The Project club di Londra, dove il genere suonato era il Balearic Sound dell’Amnesia di Ibiza, la novità assoluta dell’epoca che fece poi esplodere la scena notturna inglese.
Negli anni successivi divenne celebre a livello nazionale grazie alla sua presenza fissa nei parties illegali londinesi, all’ingresso nella classifica dei singoli con il primo disco “I Want You” (pubblicato proprio dalla label di Paul Oakefonld, la Perfecto) e il genere suonato che era fatto di Hard House, Techno e Breakbeat che lo faceva diventare un jolly in consolle, adatto sia ai parties puramente house music, ma anche agli eventi più da rave, affini alla scena techno inglese (al tempo dominata da nomi di spicco come Darren Emerson e Andrew Weatherall).
Da lì il suo percorso è stato in costante discesa, sino a diventare il mostro sacro, rispettato da tutti gli addetti ai lavori e clubbers.
Carl Cox ha sempre cercato il sound più innovativo per i suoi set senza rimanere fermo a godersi il successo: “I dischi che suono adesso sono quelli che gli altri DJ suoneranno tra due anni. Per quel giorno, io sarò già passato a qualcosa di nuovo. Questo è ciò che mi rappresenta come DJ: rimanere costantemente proiettato al futuro.”
Un pò di curiosità
Il mito dei 3 piatti
Carl Cox è celebre per essere stato tra i primi (se non il primo) a mixare con 3 piatti, quando la norma era di avere solamente due giradischi in consolle.
Tutto ebbe origine quando ancora suonava hip hop e soul, e durante un rave party targato Sunrise in un hangar abbandonato nel 1989 a Oxford dove in scaletta alle 10 del mattino provò per la prima volta ad inserire un terzo giradischi per mixare ed eseguire scratch, differenziandosi così dai grandi headliner che erano presenti all’evento, e generando attenzione e interesse negli oltre 11.000 partecipanti che non avevano mai visto e sentito niente di simile prima d’ora.
Fu così che iniziò a costruirsi un nome tra gli appassionati che venivano a vedere lo show del “mago”.
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La storia di Carl Cox all'interno della Dj Mag Top 100 Djs
Di seguito la lista completa delle posizioni raggiunte nella Top 100 Djs di Dj Mag, la classifica più famosa al mondo. Pur essendo una classifica puramente “commerciale” è interessante vedere come Carl Cox sia uno dei pochi dj che sin dalla prima edizione del 1997 (tra l’altro vinta proprio da lui) è sempre rimasto all’interno della classifica. Non male per un dj che ha il rispetto e l’affetto sia dal pubblico più mainstream che da quello più undeground.
Anno | Posizione | |
---|---|---|
1997 | 1 | |
1998 | 2 | |
1999 | 2 | |
2000 | 5 | |
2001 | 7 | |
2002 | 8 | |
2003 | 7 | |
2004 | 11 | |
2005 | 10 | |
2006 | 11 | |
2007 | 7 | |
2009 | 18 | |
2010 | 22 | Classifica completa |
2011 | 31 | Classifica completa |
2012 | 45 | Classifica completa |
2013 | 46 | |
2014 | 59 | |
2015 | 63 | |
2016 | 74 | |
2017 | 62 | |
2018 | 53 | |
2019 | 35 | |
2020 | 34 | |
2021 | 27 | |
2022 | 22 | |
2023 | 26 | |
2024 | 31 |