Synth Britannia. La più importante opera televisiva dedicata al mondo del pop “sintetizzato” è stata realizzata dalla televisione britannica BBC nel 2009, che valorizzando i suoi idoli in patria ha racchiuso in un ora e mezza la storia della musica elettronica primordiale per il popolo, con interviste e filmati esclusivi di Depeche Mode, Kraftwerk, Human League, Pet Shop Boys e tutti gli altri artisti che tra il 1975 e il 1985 hanno creato un movimento parallelo a quello punk e gettato le basi per la musica dance elettronica moderna.
Se durante gli stessi anni, in America il boom lo ha fatto la Disco Music con la conseguente mutazione in House Music, in Inghilterra si è passati dal sound scarno dei Kraftwerk sino a terminare a metà degli anni 80 con Blue Monday dei New Order che da singolo ospite di Top Of The Pops si è trasformato in uno dei classici della dance anglosassone, ancora adesso suonato nella sua versione originale.
Synth Britannia può sembrare un mattone difficile da digerire, ma se seguirete il nostro consiglio di guardare questo documentario, a mano a mano che passeranno i minuti e si susseguiranno le hit e i volti dei protagonisti, sarà difficile staccarsi dal video e non provare un emozione forte.
Dopo una serie di interventi brevi a cura di diversi gruppi del passato, l’attenzione (com’era logico) si sposta sui Depeche Mode, con i racconti di Andy Fletcher, Martin Gore e dell’ex Vince Clarke, quest’ultimo poi protagonista del capitolo dedicato agli Yazoo.
Insomma, la bibbia del pop elettronico degli anni ’80 è racchiusa in questo documentario imperdibile.